Soke Saito Hitohira sensei ha condiviso alcuni pensieri sull’Aikido e su O’Sensei.
traduco la versione in inglese di Miki Nakajima
La vita del fondatore, Kaiso Morihei Sensei, è stata estremamente dura. Ad esempio, esperienza di guerra, coltivazione della terra ad Hokkaido, austerità religiose … La formazione del Budo iniziò nella sua adolescenza.
(guardando indietro) nella mia mente, rimangono pile e pile di ricordi distinti che ho visto, i miei genitori dedicarsi a Kaiso da quando ero solo un bambino piccolo. Ricordo ancora le figure di loro incollati o in attesa di Kaiso, (per) tutto il giorno, o le voci rumorose quando Kaiso gridava di rabbia in severi keiko.
Un giorno durante il campo di addestramento degli studenti universitari, a causa di una nevicata notturna, un ramo di un albero di canfora si è rotto ed è caduto davanti al santuario Aiki. Nel momento in cui l’ha trovato, Kaiso si è improvvisamente arrabbiato e ha gridato: “Chi stava bighellonando!?”. La sua voce alta e arrabbiata fece precipitare mia madre e gli studenti al santuario di Aiki, e si recarono a Kaiso, “Si dev’essere rotto a causa dei grandi fiocchi di neve (caduti) durante la notte. Il sole mattutino ha già sciolto la neve. Stamattina sei uscito con calma e non hai realizzato questa cosa.” Questo incidente ha reso gli studenti universitari così scioccati che hanno immediatamente abbandonato il campo di addestramento a Iwama e sono andati a quello dell’ Hombu dojo a Tokyo.
Si dice che il Kiai o la voce di Kaiso fosse abbastanza forte da far sentire la gente che si trovava anche nell’ufficio comunale al di là dei binari della ferrovia. Anche il Kiai o la voce di mio padre Morihiro era forte. Facile che fossero simili a questo punto.
L’Aikido non ha partita o gioco. È il motivo per cui le persone tendono a pensare poco alla considerazione, alla consapevolezza o alla severità. Non è bello essere così severi da ferire qualcuno, ma (a quei tempi) era quasi normale farlo. È molto facile ferire qualcuno. Poiché le tecniche (di Aikido) sono pericolose, abbiamo bisogno di nutrire la nostra mente, spirito, sincerità, generosità o tolleranza. Questo è quello che diceva spesso mio padre Morihiro mentre mangiavamo insieme. Mio padre a volte emetteva un sospiro per un deshi, dicendo “Non si rende conto, non importa quante volte (glielo) mostri”. Quando ero bambino, mi chiedevo spesso perché continuassero a venire ad allenarsi al dojo, (ricevere) le urla (o seguire un) keiko severo, doloroso ed estenuante.
Ho scritto troppo. Tutto è Shugyo in una parola, un addestramento austero. Lo Shugyo è una via indispensabile per l’Aikido, che non è un gioco.